1. La Torre di Monteleone

La torre di Monteleone è il simbolo dell’intero paese e svetta alta con la particolare forma ad esagono irregolare.
Nel 1050, nel 1099 e nel 1118 è attestato il castello di Càsoli, con annessa chiesa di Santa Maria (in seguito intitolata a san Giovanni Battista), eretta sul sito di un precedente luogo di culto. L’imponente torre ad esagono irregolare di Càsoli è documentata nel 1118, quando abate di Farfa era Berardo III.
Fu costruita come torre di avvistamento per la difesa dei territori di proprietà dei monaci farfensi che avevano eretto il loro grande monastero nella vicina Santa Vittoria in Matenano.
Funzionava anche come magazzino perché, in caso di attacco, quando tutta la popolazione si sarebbe rifugiata al suo interno per scampare alla morte, avrebbe potuto garantire sostentamento con le provviste conservate.
Lo stanziamento dei farfensi a Santa Vittoria in Matenano e la costruzione della torre, fa nascere lentamente il centro di Monteleone di Fermo intorno ad essa, fino a divenire un paese popolato di edifici e dotato di una solida cinta muraria.
Nel 1250 la torre fu parzialmente distrutta da un attacco dell’esercito di Fermo, probabilmente solo la parte più alta era crollata sotto i colpi delle catapulte e una volta conquistato Monteleone, i fermani provvidero a ricostruire una nuova torre sul moncone ancora intatto. La posizione strategica di Monteleone e soprattutto della sua torre così alta e funzionale non fu certo ignorata dai fermani che impiegarono subito i loro sforzi per ricostruirla.
Attorno alla fine del 1300 da torre di guardia divenne anche campanile della chiesa di San Giovanni Battista dopo che questa fu costruita chiudendo la vecchia porta di entrata al paese che era sistemata proprio a lato della torre di Berardo. Ancora adesso, sulla parete sopra la piazza fuori dalle mura, si notavo i segni delle merlature inglobate nella parete della chiesa.