Ieri Mattina (23/02/2017) in conferenza stampa a Belmonte Piceno, nella meravigliosa cornice della Chiesa di Santa Maria in Muris, alcuni Sindaci dei 17 Comuni colpiti dal sisma e facenti parte dal cratere si sono riuniti per presentare il progetto di ripartenza culturale e territoriale delle loro realtà, colpite duramente dallo sciame sismico che sta interessando il Centro Italia dal 24 agosto 2016.
Amandola, Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Monteleone di Fermo, Montelparo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano e Smerillo. Si sono trovati ieri mattina (23/02/2017) per dare il via al progetto di ripartenza del Fermano.
Il Sindaco di Belmonte, Ivano Bascioni, ha esordito: “Un gruppo di comuni più o meno omogenei ha deciso di presentare in Regione qualcosa di importante. Non far conoscere il nostro paese ma farci conoscere come territorio. Purtroppo gli eventi sismici hanno accomunato le nostre realtà e da questa tragedia abbiamo preso lo spunto per un lavoro di squadra che dia modo alla nostra identità collettiva e culturale di emergere.”
Il Sindaco di Servigliano Marco Rotoni ha sottolineato la buona qualità della vita del nostro territorio che purtroppo non è molto attenzionata: “Dobbiamo fare in modo che le nostre eccellenze diventino un ancora di salvataggio e l’amicizia tra noi sindaci faccia da collante per l’intero progetto. La solidarietà e la condivisione devono essere le matrici dell’attaccamento alla nostra macro realtà, al nostro vaso pieno di confini inseplorati. C’è grande fermento culturale e dobbiamo cavalcare questo sentiero e fare impresa, per aprirci anche a contesti internazionali. La Regione appena dopo il dramma del sisma ci ha dato dei compiti da fare a casa e noi siamo stati molto bravi a svolgerli, ora vogliamo che il grande impegno sia ricambiato.”
Una delle realtà che guarda alla ripartenza, insieme a Filofest rappresentato oggi da Domenico Baratta, è il Marchio per la Dieta Mediterranea, i cui rappresentati Adolfo Leoni e Paolo Foglini erano oggi presenti alla conferenza. “Questo progetto è un contenitore che ha al suo interno tante realtà – ha esordito Leoni -, stiamo facendo qualcosa di unito e che rappresenta il nostro territorio. Tra noi c’è coesione ma non c’è mai stato un dialogo con le istutizioni cosiddette “alte”, forse un po’ non l’abbiamo cercato noi perché non eravamo pronti, ma ora è necessario questo confronto. Noi qui abbiamo la vera e propria anima del territorio, il cosiddetto Genius Loci, i nostri borghi ci parlano e il nostro grande patrimonio, quale è quello dei Monti Sibillini, non deve essere secondo a nessuno. Dobbiamo continuare sulla linea della sussidiarietà orizzontale che stamattina ci ha portati qui e fare in modo che tutti ne vengano a conoscenza.”
Paolo Foglini, medico diabetologo, ha sottolineato: “Forse siamo vicini alla catastrofe economica in seguito al sisma e il nostro territorio necessita l’attenzione di tutta l’Europa. Il nostro non è un turismo mordi e fuggi ma deve portare all’innamoramento dei luoghi. Vogliamo correggere l’immagine di devastazione che ci è stata attribuita e vogliamo tornare alla ribalta come patrimonio culturale e storico quale siamo. Nella prima settimana di maggio – continua Foglini – 100 studenti provenienti da tutti il mondo verranno a visitare il nostro territorio per qualche giorno e questa deve essere un’occasione per fare in modo che all’estero di parli della nostra realtà.”
Il Sindaco di Massa Fermana, Gilberto Caraceni, ha espresso tutta la volontà di questa unione: “Vogliamo portare più persone possibili nel nostro territorio perché crediamo nelle nostre potenzialità. Non vogliamo piangerci addosso, ma passare ai fatti e crederci davvero.”
Armando Benedetti, Sindaco di Montegiorgio: “Queste scosse ci hanno portato a dare vita a questa iniziativa. Abbiamo tante cose da poter dare a noi stessi e agli altri, dal punto di vista architettonico, paesaggistico e soprattutto personale. Spero inoltre che questa compartecipazione si esprima anche in altri argomenti.”
Giuseppe Forti, Sindaco di Monte Vidon Corrado, ha parlato dell’importanza di fare sistema e di non rimanere un gruppo chiuso ma di aprirsi a chiunque voglia far parte di questo progetto.
Come espresso all’unanimità da tutti i Sindaci, il problema maggiore sono i finanziamenti, chiesti alla Regione. Il progetto è stato presentato al Presidente Ceriscioli che sembra aver accolto l’iniziativa in modo lodevole, ora bisogna attendere i fatti.
L’ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo, ha messo a disposizione 2 milioni di euro complessivi per le quattro Regioni (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria) colpite dal terremoto; fondi da destinare ad attività di promozione territoriale.
“La Regione Marche, quella che sembra essere stata la più colpita, si aspetta di avere una bella fetta del denaro stanziato” – ha dichiarato il Sindaco di Montappone Mauro Ferranti, non presente questa mattina ma che ci ha lasciato una sua dichiarazione – “La richiesta dei 17 Comuni è quella di capire quale importo verrà assegnato e fare in modo che in Regione siano pronti a soddisfare la nostra richiesta”.
“La nostra Provincia, nelle Marche, è la più piccola e spesso la nostra voce, soprattutto quella di realtà piccole come i nostri Comuni, non riesce a farsi sentire. Vogliamo fare leva sulla nostra unione perché 17 Comuni nel cratere non sono pochi e le esigenze ci sono.”
Dunque un atto dovuto sul quale i Comuni fermani stanno lavorando da mesi, un progetto per lo sviluppo turistico e culturale sia del territorio sia delle aziende. Un progetto che si spera possa diventare di ampio respiro e donare di nuovo quella vivacità e serenità a dei Comuni fermani che invece stanno soffrendo molto.