L’oggetto è una stele funeraria in calcare proveniente da Monteleone di Fermo e conservata alle piccole cisterne di Fermo è molto particolare.
Ad essere ricordato infatti non è un adulto, ma un bambino soprannominato Ursione, scomparso prematuramente dopo solo un anno e mezzo di vita, tra II e III secolo d.C.
Lo vediamo rappresentato mentre accarezza un cane all’interno della nicchia, così lo volle ricordare la madre Petronia Ephapronis, una liberta probabilmente di origine greca.