Calanchi

I paesaggi collinari argillosi di alcune regioni, tra le quali anche quella marchigiana, sono interessati spesso da vasti sistemi di erosione a solchi (gully erosion) che nella letteratura italiana sono detti “calanchi”. I versanti coinvolti hanno un aspetto caratteristico, modellato dall’acqua che incide la matrice argillosa creando un reticolo organizzato simile ad un piccolo bacino imbrifero, con interfluvi ridotti a tratti piccolissimi o del tutto limitati a sottili creste. L’estensione di questo fenomeno può interessare anche fasce di cento metri di dislivello e di alcune centinaia di metri di lunghezza. La rapidità con la quale procede questa forma di erosione ostacola in certe situazioni la formazione di suoli e, quindi, la sopravvivenza delle specie vegetali conferendo un aspetto quasi lunare al paesaggio. Per questo motivo i primi colonizzatori degli U.S.A. battezzarono “bad lands” (cattive terre) le località del Dakota caratterizzate da questo aspetto alquanto impervio. Oggi quei luoghi sono noti in tutto il mondo come il ” Badlands National Park”. In Italia il termine anglosassone bad land è sostituito dal termine calanco, voce del dialetto romagnolo, che, secondo alcuni, potrebbe derivare dal latino “calare”: scavare in profondità. I calanchi rappresentano la forma di dissesto idrogeologico più spettacolare e diffusa, caratterizzante i luoghi di affioramento di rocce argillose costituite principalmente dai sedimenti marini mio-plio-quaternari, ma anche dai complessi alloctoni delle parti più interne dell’Appennino noti come argille scagliose. La diffusione di questo fenomeno erosivo nella nostra Penisola, in particolare, interessa il pedemonte appenninico Emiliano-Romagnolo, quello Marchigiano ed Abruzzese come anche la Toscana, il Lazio, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia ed il Piemonte. La morfologia dei calanchi richiama da sempre l’interesse non solo dei ricercatori e dei turisti, ma anche dei pianificatori del territorio e degli operatori agricoli. Il territorio marchigiano, per le sue caratteristiche geologiche e geomorfologiche, è notevolmente suscettibile ai fattori erosivi.