E’ così detta per la presenza dell’affresco della Madonna della Misericordia sull’altare maggiore, o per il bel crocifisso di legni di fico, che era nell’altare di sinistra, ora nella chiesa parrocchiale di S. Marone. Autorizzata nel 1526 dalle autorità ecclesiastiche, realizzata dal Comune sui resti di una chiesa romanica, è stata consacrata il 27 maggio 1543. Le pareti esterne sono tutte decorate da lesene e archetti pensili intrecciati sorretti da beccatelli; la facciata è larga 7,20 m; la parete destra è lunga 13,20 m e vi si nota il basamento rustico, su cui è stata edificata la chiesa nel XVI secolo; i due absidi laterali e quello centrale hanno mantenuto la precedente muratura rozza di pietra; sopra c’è un campanile a vela con campana del 1640 ca. Sulla parete di sinistra si ha una sporgenza in corrispondenza della nicchia che ospitava il Crocifisso. All’interno si vede tutta la travatura maggiore e minore e la pavimentazione dell’epoca.
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La Chiesa di S. Giovanni Battista è stata costruita sulle mura dell’antico castello nei secoli XII-XIV, ha un portale in cotto del XV sec. con un architrave paleo-cristiano. L’interno a tre navate è stato affrescato nel secondo dopoguerra con alcuni episodi della vita di San Giovanni Battista; vi si conservano, sull’altare maggiore, le statue del santo, al quale la chiesa è dedicata, di Sant’Antonio Abate e di Santa Filomena, in una nicchia a sinistra la Madonna del Solcato e due tele: una, raffigurante Sant’Antonio di Padova (XVIII sec.), un’altra, santi che chiedono alla Madonna protezione per il paese (XVII sec.)
La Chiesa rurale della Madonna di Loreto fu fatta edificare nel 1663 da Federico Beni.